La povertà educativa indica l’impossibilità per i minori di sperimentare, sviluppare e costruirsi e costruire un futuro migliore. Nel nostro Paese la povertà educativa priva milioni di bambini del diritto di crescere e di seguire i loro sogni.
A causa di difficili condizioni economiche infatti molti bambini e ragazzi non hanno le stesse opportunità dei loro coetanei che vivono in situazioni economiche migliori.
La povertà educativa è una povertà della quale si parla e si lavora poco, ma che nel frattempo condiziona la vita e il percorso di crescita di bambini e ragazzi.
Le conseguenze sono nell’apprendimento e nel percorso socioeducativo del minore.
In Italia sono oltre 1.200.000 i bambini che vivono in condizioni di assoluta povertà, che non possono permettersi di comprare libri scolastici, zaini, quaderni, insomma tutto ciò di cui uno studente ha bisogno. La conseguenza è che in Italia 1 minore su 7 lascia prematuramente gli studi, quasi la metà dei bambini e adolescenti non ha mai letto un libro, quasi 1 su 5 non fa sport. Bambini e adolescenti, in tutto il paese, sono privati delle opportunità educative e dei luoghi dove svolgere attività artistiche, culturali e ricreative che potrebbero di fatto raddoppiare le possibilità di migliorare le proprie competenze e costruirsi un futuro migliore.